martedì 1 ottobre 2013

Franciacorta: tutela e valorizzazione dei grandi alberi e degli alberi monumentali

Un castagno secolare sorge tra i vigneti nei pressi di Adro....siete a conoscenza di altre piante così "anziane" in Franciacorta e dintorni?

 La tutela degli alberi monumentali è legge, censimento entro un anno.

Fino a 100mila euro di multa a chi li danneggia 

 (Adnkronos) - Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 1 febbraio della Legge 10 del 2013, approvata definitivamente dalla Commissione Ambiente del Senato lo scorso 21 dicembre, per la prima volta in Italia da oggi è legge dello Stato la tutela degli alberi monumentali: i Comuni dovranno censirli e chi ne provoca il danneggiamento o l'abbattimento dovrà pagare fino a 100 mila euro di sanzione.
Le nuove norme riguardano in generale lo sviluppo del verde urbano e prevedono, tra l'altro, l'istituzione di una Giornata nazionale degli alberi il 21 novembre di ogni anno, l'obbligo per i Comuni di rispettare standard minimi in materia di verde pubblico per abitante, misure per favorire la creazione attorno alle città di 'cinture verdi' e soluzioni architettoniche innovative quali le coperture a verde sui lastrici solari e sulle pareti degli edifici.
Un risultato importante, "frutto di una nostra proposta accolta dal Parlamento: un risultato che consentirà di salvaguardare una grande ricchezza ambientale, paesaggistica e culturale", commentano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, senatori del Pd. "Secondo le poche stime disponibili, in Italia vi sono oltre ventimila alberi di importanza monumentale, nei quali l'elevato pregio ambientale si accompagna al fatto di simboleggiare eventi storici, identità territoriali, storie e leggende secolari. Ora - aggiungono - finalmente questo patrimonio potrà essere conosciuto nelle sue reali dimensioni e soprattutto difeso adeguatamente".
"Entro sei mesi le Regioni dovranno definire i criteri per i quali le piante possono essere dichiarate 'monumentali' e nei successivi sei mesi gli enti locali dovranno procedere al censimento. A quel punto avremo un database degli alberi monumentali italiani che godranno di una tutela specifica per cui chi li danneggia andrà incontro a sanzioni importanti" spiega all'Adnkronos il senatore Roberto Della Seta, Capogruppo del Pd in Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali.
Con l'obbligo del censimento, si risponde anche alla richiesta, più volte avanzata negli anni, di istituire un albo nazionale degli alberi monumentali, così "quando nelle grandi città vengono avviati i lavori per realizzare infrastrutture che prevedono l'abbattimento di alberi, la norma consentirà di individuare la presenza di un albero monumentale e tutelarlo", aggiunge Della Seta.
Il disegno di legge pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1 febbraio nasce "all'inizio della legislatura, ma senza la norma sugli alberi monumentali - spiega il Senatore Pd - approvato per la prima volta dalla Camera nel 2009, una volta arrivato in Senato abbiamo pensato di inserire la norma sui monumentali, argomento di rilevanza per l'Italia che vanta un patrimonio di alberi dal valore non solo ambientale ma anche culturale perché alcuni di questi identificano e simboleggiano importanti eventi storici. Abbiamo quindi inserito questa norma ma temevamo, visto lo scadere della Legislatura, che si fosse persa la possibilità di approvazione, invece siamo riusciti a farla approvare proprio all'ultimo, il 21 dicembre scorso".
Secondo le stime del Corpo Forestale, che dagli anni '80 stila una lista degli "alberi di notevole interesse", in Italia ci sono circa 22.000 alberi di particolare interesse tra cui 2.000 esemplari di grande interesse e 150 di eccezionale valore storico o monumentale. Si va dal Castagno dei Cento Cavalli a Sant'Alfio, con il suo tronco che misura ben 22 metri di circonferenza, alla quercia delle streghe di Capannori dall'aspetto bizzarro e un po' tetro; dal liriodendro del parco Besana di Sirtori in provincia di Lecco, alto ben 50 metri, all'oleastro di San Baltolu di Luras che per raggiungere le sue attuali dimensioni (la circonferenza del tronco di quasi 12 metri e un'altezza di 15 metri) si calcola abbia impiegato oltre due millenni.
Sono i 'grandi alberi' o 'patriarchi della natura', i secolari alberi monumentali testimone della storia d'Italia. Come gli "Alberi della Libertà", piantati dagli aderenti ai moti carbonari, o il cipresso di San Francesco in Umbria.
Finora, la tutela degli alberi monumentali era stata oggetto di un'integrazione del Codice Urbani con la quale gli alberi erano stati introdotti tra i beni culturali che possono essere vincolati.
Si trattava, però, di una semplice indicazione che dava facoltà alla sovrintendenza di richiedere il vincolo, ma secondo la quale un albero secolare che si trovasse in una proprietà privata poteva essere abbattuto senza consequenze legali, se il vincolo non era stato richiesto dal proprietario. Alcune Regioni erano corse ai ripari dotandosi di leggi di tutela, come nel caso della Puglia che ha adottato una normativa ad hoc di tutela del patrimonio arboreo, mentre la Regione Siciliana, tramite decreto, ha istituito l'albo dei suoi alberi secolari che finora ha censito 243 piante. Mancava, però, una normativa unica e l'albo nazionale degli alberi secolari, del quale tanto si è discusso, non è mai stato realizzato e che ora potrebbe prendere corpo con il censimento previsto dalla norma da parte degli enti locali.
Fonte : Libero del 4 febbraio 2013