lunedì 31 marzo 2014

ORCHESTRA FILARMONICA DELLA FRANCIACORTA



Una Filarmonica costituita da oltre cento professori d’orchestra provenienti da tutta Europa, Professori associati per valorizzare e promuovere il territorio franciacortino.


Il progetto nasce nel 2012 nel segno del dialogo e della valorizzazione dei giovani artisti. Alla base, l’idea forte ed innovativa dei membri fondatori di costituire un’Orchestra Filarmonica che possa accogliere al suo interno giovani strumentisti e professori con esperienze e competenze già acquisite. In questo quadro generale la pratica della musica d’insieme si pone come strumento metodologico privilegiato. Infatti l’evento musicale prodotto da un insieme orchestrale ed opportunamente progettato sulla base di differenziate capacità operativo-strumentali consente, da parte degli allievi, la partecipazione all’evento stesso, anche a prescindere dal livello di competenza strumentale raggiunto, nonché lo sviluppo delle relazioni interpersonali tra giovani ed adulti. Ideale per il raggiungimento di tali finalità, è la creazione di un’unica grande Orchestra, nella quale le realtà giovanili e professionali possono ritrovarsi per condividere esperienze, idee, nonché contribuire alla diffusione della cultura musicale nel territorio della Franciacorta, in modo da rafforzare il ruolo della musica come luogo di aggregazione e diffusione di saperi e competenze. L’incoraggiamento verso l’amore per la musica orchestrale (classica e moderna), ovvero l’attività musicale collettiva, sarà rivolto alla crescita intellettuale e allo sviluppo personale dei giovani musicisti che, maturando le loro capacità,scopriranno e assolveranno il proprio compito all’interno di un gruppo dove le geometriche regole della materia (in quanto arte) non impediranno di muoversi in modo fantastico, libero e creativo. Essere parte dell’orchestra con un ruolo sempre stimolante ed appagante permetterà ai suoi componenti di diventare fruitori e contemporaneamente vettori di conoscenza delle diverse culture, di crescita sociale, di una migliore convivenza e partecipazione alla società civile.

Il sito dell'Orchestra Filarmonica della Franciacorta

Pagina Facebook dell'Orchestra Filarmonica della Franciacorta

La magia delle "Millepiume" di Sale Marasino




Sulle sponde del lago d'Iseo nasce, e non finisce mai, un abito-capolavoro che per mano femminile reinterpreta a sorpresa l'accessorio maschile per eccellenza. Grazie alla creatività delle donne del Gruppo Scenografico di Sale Marasino, la cravatta da "cappio al collo" diventa il mezzo per uno straordinario volo di libertà...

Dopo l'onore di aver rappresentato la creatività italiana alla sede NATO di Bruxelles in occasione della Festa della Repubblica, il debutto ufficiale in pubblico nel corso della decima edizione di Sale in Zucca, applauditissimo festival della tradizione locale, in programma il 7 e 8 settembre 2013 a Sale Marasino (Brescia) in riva al Sebino.

Un volo infinito. Di fantasia, di libertà, di condivisione... Una leggera danza svolazzante che inneggia alla femminilità e mascolinità insieme, fuse armoniosamente nella poesia di un abito che è arte pura, capolavoro di dita delicate, menti ispirate e maestrie ineguagliate.

Fondatrice, regista e anima del «Gruppo scenografico» è Daniela Ziletti.






Esclusive immagini che hanno rappresentato la Creatività Italiana nel quartier generale Nato di Bruxelles il 12 giugno 2013.
In questa data si è svolto l'Italian Day, la festa della Repubblica.
Il Gruppo Scenografico di S. Marasino ha creato per l'occasione l'opera "Mille Piume", abito in stile barocco, realizzato reciclando 1.112 cravatte.
Sono stati necessari tre mesi e il lavoro di dieci sarte per confezionare il costume.

IL PROGETTO "MALGHE IN RETE DEL SEBINO"

 Il progetto “Malghe in Rete” ha l’obiettivo di valorizzare i prodotti d’alpeggio (in particolare il formaggio SILTER che è in procinto di ottenere il riconoscimento D.O.P.) e recuperare e valorizzare le peculiari caratteristiche dei comprensori d’alpe presenti sulla sponda bresciana del Lago d’Iseo. 
Il progetto è stato redatto e realizzato dal Consorzio Forestale del Sebino Bresciano “Sebinfor”, su incarico della Comunità Montana del Sebino Bresciano, puntando ad un approccio multidisciplinare nell’analisi ambientale. 
L’intero lavoro si è concretizzato con la realizzazione di un trekking escursionistico che collega tutte le malghe e gli 
alpeggi del comprensorio Sebino, creando un percorso di rete che valorizza al contempo anche i rifugi, le trattorie e gli agriturismi della zona. 
I sentieri del trekking si articolano in due differenti tipologie di percorsi: 
• Un trekking principale con una percorrenza di 4 giorni, suddiviso in due tratti distinti, un percorso di “andata”, denominato “Le Creste”, ed uno di “ritorno” denominato “Le Valli”. 
I due percorsi sono in ogni caso effettuabili in un senso o nell’altro, a libera scelta dell’escursionista, poiché la segnaletica è stata predisposta in modo da consentire sempre la chiara individuazione del tracciato in entrambi i sensi di percorrenza. Lo sviluppo complessivo del trekking è di circa 60 chilometri. 
• All’interno dell’area percorsa dal trekking principale sono stati inoltre realizzati 5 percorsi secondari ad anello, ciascuno dei quali è percorribile in una sola giornata. Ogni percorso ad anello collega gli alpeggi ed i rifugi in quota con le trattorie, i ristoranti e gli agriturismi ubicati a mezza costa sul versante Sebino. In questo modo si sono creati una serie di tracciati a circuito che toccano le località nodali del 
territorio e valorizzano l’intero sistema di rete. 
− Anello 1 – Punta Almana 
− Anello 2 – Monte Guglielmo 
− Anello 3 – Tredici Piante 
− Anello 4 – Punta Caravina 
− Anello 5 – Val Palot 
L’analisi ambientale svolta sul territorio si è basata sul rilievo dell’assetto vegetazionale dei popolamenti forestali, sulla consistenza floristica dei territori a pascolo e sulla componente faunistica.
I risultati dell’intero lavoro d’indagine hanno consentito di produrre 18 pannelli tematici a carattere didattico-illustrativo, che sono stati strategicamente posizionati lungo il percorso del trekking, permettendo di approfondire anche gli aspetti storici e culturali legati al territorio ed alla pratica dell’alpeggio.
I lavori di ripristino, sistemazione e manutenzione e segnalazione dei percorsi sono stati eseguiti durante il periodo estivo dell’anno 2013.
Durante l’estate appena trascorsa sono state inoltre organizzate, a cura del Consorzio per la tutela del formaggio Silter Camuno Sebino, una serie di giornate a scopo divulgativo e turistico, all’interno delle quali sono stati proposti i prodotti tipici dell’alpeggio con degustazioni in abbinamento ai vini della Franciacorta e alle altre eccellenze delle produzioni alimentari del territorio Sebino.
www.sebinofor.it  è  il sito internet appositamente creato per il Trekking.

mercoledì 26 marzo 2014

COCCAGLIO: Panificio Astori, ovvero l'arte della panificazione



Il Panificio Astori si trova a Coccaglio ai piedi del Montorfano, ubicato nell’antica via commerciale del Paese. Produce pane, dolci, pizze, biscotti con farine e materie prime di origine biologica. Il suo obiettivo è la ricerca e la rivalutazione di vecchie varietà di grani ormai in via di estinzione, in modo da fare riscoprire alimenti dai sapori antichi. Parallelamente si occupa di rielaborare antiche ricette, con una scelta di ingredienti adatti a rispondere al crescente problema delle intolleranze alimentari. Quello che era uno storico panificio artigianale risalente ai primi del ‘900 a Coccaglio, nel bresciano, rilevato nel 1968 dalla famiglia Astori, si è dotato, nel 2005, di un originale forno a legna per migliorare ulteriormente cottura e sapore del pane. L’obiettivo è la ricerca e la rivalutazione delle vecchie varietà di grani ormai in via di estinzione. Le farine provengono da molini che a loro volta si approvvigionano di materie prime biologiche tramite il contatto diretto con produttori agricoli, come ad esempio il Mulino Sobrino, anch’esso “straordinario” segnalato in questa guida. La lavorazione prevede la lievitazione con pasta madre acida.
I Molini da cui acquistano le farine usano metodi di macinazione naturale, per le farine bianche usano un impianto di laminatoi con otto passaggi, che non riscaldano la farina e danno una resa del cereale bassa, a vantaggio della qualità. Per la macinazione delle farine integrali usano macine in pietra naturale italiana di grande diametro e a lenta rotazione. Tutti i grani sono garantiti per provenienza e qualità, non sono manipolati geneticamente e provengono da agricoltura biologica. La lavorazione dei prodotti da forno avviene artigianalmente, poiché l’uso delle varietà delle farine antiche di grani, non consente di utilizzare tecniche moderne di panificazione, che avviene invece tramite processi di lievitazione con pasta madre acida e lavorazioni manuali. Fin dal 2005 il Panificio si è dotato di un forno a legna, che permette una cottura migliore e fa acquistare ai prodotti un sapore più intenso.
 Dal 1992, il ceppo fermentativo proviene dal frutto del caco e da allora viene mantenuto in vita giorno dopo giorno fino a oggi. I macchinari a rotazione lenta lavorano dolcemente l’impasto e le pagnotte vengono formate a mano e lasciate levitare su assi di legno. La cottura avviene nel forno a legna. Successivamente i pani vengono fatti raffreddare in cesti di vimini. Dal sapore antico e di assoluta bontà sono il pane integrale, quello di grano duro varietà Senatore Cappelli, quello di monococco e, ancora, di kamut, di segale e ai 5 cereali. La biscotteria è squisita e comprende due linee: quella tradizionale, con zucchero di canna, uova e burro (tutto biologico) e quella dolcificata con succo di mela e “condita” con olio extravergine di oliva.
Il Panificio Astori oltre a fornire pane e i prodotti da forno al Paese di Coccaglio, serve la rete di Gas (Gruppi di Acquisto Solidale) e alcuni dei negozi biologici dei Paesi limitrofi, come Vera a Chiari e il Biomarket di Capriolo e Brescia.

lunedì 17 marzo 2014

ISEO: primo concorso internazionale di canto lirico “Città di Iseo”, il futuro nelle voci dell'Estremo Oriente

È il giovane tenore coreano Kim Min Young il vincitore della prima edizione del Concorso internazionale di canto lirico “Città di Iseo” ospitato la scorsa settimana nella cittadina sebina. La prima edizione, diretta dal maestro Sem Cerritelli (notissimo accompagnatore al pianoforte di prestigiosi cantanti lirici e docente al Conservatorio di Padova) ed organizzata da Giancarlo Ghitti, ha fatto registrare uno straordinario successo, ben aldilà delle previsioni.
Quasi novanta  i partecipanti provenienti dall’Italia e dall’estero, folta la rappresentanza asiatica. Che, a riprova dell’altissimo grado di preparazione degli studenti (già laureati al Conservatorio nel loro Paese) si è aggiudicata i tre primi posti: secondi infatti sono  risultati ex-aequo la mezzosoprano Bang Shin Je e il baritono Park Kiok. Terzo il basso italiano Alessio Cacciamani. Un premio speciale destinato ai cantanti più giovani è andato alla ventenne soprano Alessia Pintossi e al ventiquattrenne tenore Alessandro Viola entrambi bresciani.
Di particolare rilievo la composizione della giuria, presieduta dal maestro Hilary Griffiths, grande direttore d’orchestra e dai maestri Luca De Marchi (docente al Conservatorio di Milano) e Maurizio Comencini (docente al Conservatorio di Como).
Commovente il ricordo del compianto tenore iseano Franco Ghitti al quale il concorso è stato idealmente dedicato e del quale è stato possibile riascoltare la voce in un’incisione d’epoca.
Consegnando un riconoscimento al maestro Griffiths, il sindaco di Iseo Riccardo Venchiarutti ha auspicato che quella del 2014 sia “soltanto la prima di una lunga serie di iniziative dedicate alla lirica a Iseo e che lo stage internazionale di canto lirico possa trovare ad Iseo una sede definitiva”.
Proposta subito accolta dal maestro Griffiths che ha anche pubblicamente apprezzato l’ospitalità iseana in particolare la location del corso nel Castello Oldofredi.





mercoledì 12 marzo 2014

ROVATO e la sua bella piazza vantiniana

Piazza Cavour, altrimenti detta piazza Vantini, dal nome del celebre architetto Rodolfo Vantini che la progettò su richiesta del prevosto Angelini nell’Ottocento (1838), è il cuore di Rovato e la seconda piazza semicircolare in pendenza più grande d’Italia (la prima è piazza Plebiscito a Napoli). Fu ideata come piazza destinata alle attività commerciali, vocazione testimoniata dal maestoso portico che in origine ospitava una serie di negozi delimitati dalle arcate che lo compongono; al piano superiore di ogni negozio era annesso un appartamento con una soffitta per la stiva delle merci. Ancora oggi il porticato ospita diverse attività commerciali al piano terra e appartamenti ai piani superiori. Al centro del porticato, all’imbocco di via Castello, si erge un grande arco che sotto i suoi piedi nasconde i resti dell’antico rivellino (la fortificazione difensiva aggiunta alle mure venete) demolito proprio per consentire la costruzione della nuova piazza del mercato. Fino a circa un decennio fa piazza Cavour, assieme alle vicine piazza Palestro e piazza Montebello, è stata infatti il luogo di svolgimento dello storico mercato merceologico del Lunedì, secondo la volontà del prevosto Angelini che ai tempi decise di individuare un luogo per lo svolgimento del mercato che fosse allo stesso tempo dignitoso e decoroso. Attualmente il mercato del Lunedì si svolge al foro boario ma piazza Cavour rimane il centro prediletto per qualsiasi attività legata alla vita di Rovato. 

sabato 1 marzo 2014

La "Bottega Solidale" di Iseo

A Iseo è nato il Progetto Bottega Solidale un servizio sperimentale promosso e finanziato dalla Fondazione Guerini con i comuni del Distretto n. 5  Sebino, Associazione Madre Terra,  Associazione La Manica , Forum del Terzo Settore e diversi cittadini privati.

Sede della Bottega è Casa Panella, lo scopo è recuperare gli alimenti in esubero nei supermercati e mercati ortofrutticoli, alimenti a lunga conservazione,  frutta e verdura fresca, beni di prima necessità e provvedere alla distribuzione una volta alla settimana con l'aiuto di un gruppo di volontari.
I prodotti vengono smistati e distribuite alle famiglie segnalate dai servizi sociali del Distretto n. 5, ad integrazione delle attività già svolte dalla Caritas. 
A tale scopo verranno distribuiti voucher di acquisto di cibo e beni di prima necessità.
Tutti potranno contribuire e l'iniziativa verrà promossa anche fra gli studenti delle scuole. 
A gennaio inoltre avverrà una distribuzione straordinaria con il contributo della Protezione Civile.
Il progetto sperimentale che avrà una durata di 12 mesi, è realizzato dal Comune di Iseo con un contributo della Fondazione Comunità Bresciana Onlus di trentamila euro, per dar vita a un nucleo che possa autosostenersi e contribuire alla necessità delle famiglie che ne avranno bisogno.

Aumenta la crisi e con essa aumentano le richieste di aiuti da parte dei cittadini sempre più in difficoltà. È da questa esigenza che nasce il progetto ‘Bottega Solidale’, un servizio sperimentale promosso e finanziato dalla Fondazione Guerini d’intesa con i Comuni del Distretto n. 5 Sebino (Corte FrancaIseo,MaroneMonte IsolaMonticelli BrusatiPaderno F.C.Paratico,Passirano,Provaglio d'Iseo,Sale Marasino ,Sulzano e Zone ), Associazione Madre Terra, Associazione La Manica,  Forum Terzo Settore e cittadini privati, con l’obiettivo di fornire alle famiglie bisognose appartenenti al distretto beni di prima necessità ad integrazione delle attività già svolte dalla Caritas.  
Una risposta concreta al crescente aumento di richieste di pacchi alimentari- sia da parte di cittadini italiani che extracomunitari - nei comuni del distretto. Basti pensare che si è passati dai 241 pacchi del gennaio 2012 ad una media di 310 pacchi consegnati nei primi mesi del 2013, portando all’inevitabile diminuzione degli alimenti consegnati per riuscire a far fronte a tutte le richieste. 
Beneficiari del servizio famiglie o persone segnalate dai servizi sociali dei diversi Comuni del Distretto alle quali verrà assegnato un voucher nominativo che indica la merce che il beneficiario può prelevare all’interno della bottega  solidale, assecondando, se possibile,  anche i propri gusti alimentari. All’interno della bottega sarà possibile trovare
generi di prima necessità, tra cui anche frutta e ortaggi freschi. Nella prima fase la merce verrà acquistata all’ingrosso. Successivamente verranno organizzate delle giornate di raccolta alimentari e beni per la persona, contattando i numerosi punti vendita presenti sul territorio  e attraverso donazioni spontanee. Sin da subito sarà organizzato un servizio di trasporto/consegna con le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio.
L’utilizzo dei voucher permetterà di realizzare un archivio dati delle diverse situazioni in difficoltà presenti sul territorio del Sebino, potendo così soddisfare al meglio le esigenze dei residenti anche con modalità diverse e sperimentali.
La Bottega Solidale avrà sede a Iseo, negli spazi di Casa Panella –immobile di proprietà del Comune di Iseo che ospita già numerose associazioni iseane -  e sarà gestita da una persona dipendente, che avrà un ruolo di coordinatore e dai volontari delle diverse associazioni del terzo settore, ma anche dai beneficiari stessi che saranno coordinati nel dare aiuto agli altri. Il progetto infatti intende focalizzare l'attenzione sull'aiuto assistenziale, ma anche sulla valorizzazione del tessuto umano e l'insieme di esperienze che costituiscono il patrimonio di vita di ogni persona, famiglia, gruppo.
Partendo dalla valenza sociale della consegna degli alimenti come occasione per instaurare relazioni significative, verranno coinvolte le persone beneficiarie nel dare a loro volta aiuto ad altre persone in difficoltà. In questo modo le persone o le famiglie in situazioni vulnerabili o di povertà, si sentiranno meno soli di fronte alle vecchie e nuove povertà  e saranno aiutate nel prendere coscienza del proprio valore e della dignità e sostenute nella loro responsabilità di reagire.
L’esperienza viene mutuata dalle attività già svolte dall’Associazione Madre Terra nei territori confinati, con la finalità di costituire, anche nel territorio del Sebino, un ulteriore gruppo di persone sensibili alla tematica che attivino, soprattutto in questo grave  periodo di crisi, le risposte necessarie.