giovedì 29 dicembre 2016

Ea(s)t Lombardy , anche in Franciacorta per un progetto per valorizzare le tipicità enogastronomiche locali

Ea(s)t Lombardy

I numeri raccontano la ricchezza del patrimonio enogastronomico offerto dalla Lombardia Orientale - Ea(s)t Lombardy - che riunisce i territori di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova: 22 ristoranti stellati (di cui due 3 stelle), 10 tra i migliori ristoranti nella guida Gambero Rosso, 22 ristoranti Identità Golose.




E poi, la Franciacorta, che è solo il nome più conosciuto di un panorama enologico davvero di rilievo con 2 vini DOCG, 13 vini DOC e 10 vini IGT; e si possono citare anche le acque minerali, come la S. Pellegrino. Inoltre: 16 prodotti DOP, 9 IGP, 11 Presìdi Slow Food, e tanti prodotti artigianali di qualità, valorizzati anche attraverso l’importante presenza delle 8 Strade dei Vini e dei Sapori, che offrono percorsi del gusto e permettono la riscoperta di prodotti di nicchia.
Ancora: 753 agriturismi e 115 fattorie didattiche permettono di presentare a pieno titolo un territorio enogastronomicamente rilevante a livello europeo. 
Per quanto riguarda l’innovazione e la ricerca della qualità nella produzione, secondo i dati del censimento sull'agricoltura condotto dall'ISTAT nel 2010 sono 2.031 le aziende con coltivazioni DOP e/o IGP (6,3% del totale) e 3.884 quelle con allevamenti DOP e/o IGP (29,8% del totale).
Con questi numeri la Lombardia Orientale si posiziona ai vertici delle classifiche relative all’enogastronomia.
Completano l’offerta turistica oltre 143 mila posti letto, una fitta rete di trasporti, due grandi aeroporti, l’alta velocità ferroviaria, una forte presenza di strutture ricettive complementari quali campeggi e B&B.

Offerta turistica

La Lombardia Orientale - Ea(s)t Lombardy - valorizza il patrimonio enogastronomico arricchendo in modo innovativo l’offerta turistica con l'integrazione delle filiere e di 3 target tematici:
  • Turista enogastronomico: un target prettamente attento al food&wine, quindi con un’offerta dedicata ai principali profili. I gourmet, appassionati e raffinati; i foodies, attivi sperimentatori; gli enogastroculturali, attenti alla dimensione culturale del cibo; i lifestyle enogastronomici (color che vogliono unire buon cibo e locale trendy; quelli attenti alla cucina sana, ma anche responsabile; chi ha bisogni speciali); in ultimo, i turisti enologici.
  • Turista culturale e leisure in generale: potrà scoprire le città d’arte, il ricco patrimonio artistico e i numerosi siti UNESCO, i paesaggi collinari del Garda, in connubio con una offerta culinaria di tutto rilievo. Se il cibo è principalmente espressione della cultura del luogo, delle tacite conoscenze e d’importanti tradizioni, nel 2017 in Lombardia scopriremo inediti abbinamenti, per poter godere e fruire in modi innovativi e piacevoli l’associazione tra cibo e musica, cibo e arte, cibo e luoghi di profondo interesse storico- artistico, cibo e mood dedicato, come durante una navigazione fluviale.
  • Turista sportivo- attivo: legato alla montagna, alla tradizione alpina, al cicloturismo e agli sport di acqua dolce nei laghi o negli importanti fiumi. Potrà godere nel 2017 di insoliti break fra salute e gusto.
Vi saranno percorsi enogastronomici inediti firmati da grandi cuochi, grazie alle perle della cucina che sono presenti nella Lombardia Orientale: paste ripiene, vini, olii, formaggi, prodotti ortofrutticoli sono solo alcuni dei protagonisti degli itinerari del gusto, dell’arte, del sapore, della riscoperta, delle tradizioni.  
Numerosi saranno anche gli appuntamenti legati al cibo e al vino, distribuiti durante il corso dell’anno: dalle piccole sagre alle grandi manifestazione internazionali, come il Festival del Franciacorta, Pianeta Gourmarte o la Festa del Torrone, incluso un grande evento di apertura e di chiusura del 2017. Offriranno opportunità ludiche e di degustazione dei numerosi prodotti tipici locali.
L’enogastronomia e la food experience rappresentano il centro focale d’azione, per sviluppare un’offerta più accattivante, creativa e targetizzata, sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità e al rispetto del territorio.
Il 2016, che vede Mantova Capitale Italiana della Cultura, è un importante momento di lancio per un 2017 dedicato al cibo e al saper fare cibo. Senza dimenticare il Monteverdi Festival, che il prossimo anno celebra i 450 anni della nascita del compositore cremonese, o il conosciutissimo Festival della Letteratura di Mantova.
Oggi sono 11,5 milioni le presenze nella Lombardia Orientale, di cui il 62% stranieri, con una permanenza media di 3,1 giorni. La sfida raccolta dai territori è quella, unendosi, di ampliare la propria attrattività con una strategia che punta a creare un’offerta che sia:
  • maggiormente targetizzata,
  • più vicina alle esigenze del visitatore,
  • più esperienziale ed emozionale, in grado di toccare il cuore, e la mente dell’ospite, prendendolo per la gola,
  • più sostenibile ed eticamente accettabile,
  • più innovativa e più attrattiva con numerosi prodotti.

Filiera corta e rete d'impresa

Ma essere Regione Europea della Gastronomia non è solo questo, bensì anche una strategia basata sulla collaborazione, per favorire lo sviluppo locale socio-economico, attraverso un approccio di rete a filiera corta, che includa in una rete d’impresa i numerosi attori locali, affinché si promuovano attraverso azioni congiunte: attività di sensibilizzazione per la cittadinanza, progetti ad hoc per le scuole, convegni, presentazioni pubbliche e workshop con l’obiettivo di informare e sensibilizzare alla sostenibilità, alla cultura del cibo, alla qualità, alla riscoperta delle tradizioni e all’innovazione. Nella certezza che la cultura passa anche da ciò che mangiamo.

E’ in corso un ampio processo di coinvolgimento degli operatori del territorio attraverso la raccolta di lettere di supporto e la mappatura di manifestazioni di interesse, perché coinvolti siano proprio gli stakeholder, i primissimi mediatori delle eccellenze del territorio. Con questi, dunque, è stato intrapreso un rapporto di confronto diretto, attraverso tavoli di lavoro tematici che si svolgono periodicamente sui territori di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova.Il progetto

Il progetto Lombardia Orientale 2017 Ea(s)t Lombardy – Regione Europea della Gastronomia nasce a seguito della decisione di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova di unirsi e promuoversi come unica grande destinazione turistica, puntando sul connubio tra patrimonio artistico-naturalistico e grande tradizione enogastronomica.
Vanta la collaborazione di 10 partner istituzionali, oltre a più di 70 stakeholder locali: Regione Lombardia, Università degli studi di Bergamo (in qualità di coordinatore scientifico), i Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova e le rispettive Camere di Commercio.
Le 4 province lombarde hanno ottenuto l’importante riconoscimento nel luglio 2015, sottoscrivendo un importante Protocollo d’Intesa e iniziando così il percorso che ha visto e vede impegnati i partner e gli stakeholder locali nello sviluppo di azioni che favoriscano la valorizzazione e promozione delle culture alimentari tipiche del territorio, l’integrazione di queste nel palinsesto turistico e che promuovano la diffusione di pratiche di sviluppo e di consumo sostenibile, rispettoso dei singoli territori e delle proprie identità, al fine di celebrare un 2017 ricco di eventi ed iniziative.

Obiettivi

Il riconoscimento ottenuto dalla Lombardia Orientale - Ea(s)t Lombardy - diventa in primo luogo l'occasione per valorizzare il sapere e la cultura del luogo rispondendo alla richiesta dei turisti alla ricerca di prodotti di qualità e di esperienze autentiche. L’obiettivo è incrementare la percezione positiva della destinazione, destagionalizzare le presenze, diversificare le economie rurali generando così impatti positivi sull’economia, sull’occupazione e sul patrimonio locale. In secondo luogo, si vuole stimolare una maggiore integrazione sostenibile delle risorse nelle province coinvolte, tramite l’attuazione di mirate campagne d’informazione e sensibilizzazione al consumo consapevole e alla produzione sostenibile del cibo, accanto alle quali è necessario attivare dei sistemi di distribuzione e promozione che favoriscano i piccoli produttori, affinché possano aprirsi sul mercato preservando la propria tipicità.

Territorio di eccellenza

Parliamo di un territorio di eccellenza, che costituisce metà della superficie regionale, includendo 1/3 della popolazione lombarda, oltre che località di grande attrattiva turistica: dal lago di Garda, ai luoghi d’arte e siti UNESCO e alle rinomate destinazioni montane.
Ogni anno, circa 11,5 milioni di persone visitano questi luoghi, che contano 3.400 strutture ricettive e quasi 23.000 persone impiegate nei comparti della ricettività e ristorazione. L’eccellenza è anche enogastronomica: 25 prodotti DOP e IGP, 126 PAT, 25 tra vini DOCG, DOC e IGT e 22 ristoranti stellati menzionati dalla Guida Michelin 2016.

PROVAGLIO D'ISEO 10 gennaio 2017 "Speak n Drink" si chiacchiera in inglese alla Stazione ferroviaria



10 gennaio 2017 ore 20.30 al VIANDANTE Stazione ferroviaria Provaglio d'Iseo 
ARE YOU HUNGRY FOR ENGLISH?

THIS IS YOUR TIME!

Incontro libero e gratuito,aperto a tutti coloro che volessero iniziare a comunicare in lingua inglese, oppure solamente fare esercizio e perfezionarsi..!
La filosofia seguita è lo "Speak n Drink",
ovvero ci si conosce e si inizia a conversare in lingua Inglese davanti a una tazza di the, o una birra...
IL VIANDANTE-FRANCIACORTA
Per info 340.8214996
Vi aspettiamo numerosi!!!

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ISEO 1975 dal lido Sassabanek parte il Trofeo Raffaele Garinei, Eddy Merckx fra i protagonisti

Nel passato il periodo natalizio, soprattutto il giorno di Santo Stefano, era caratterizzato da importanti gare di ciclocross e pure da riunioni pugilistiche di rilievo. Parliamo di qualche decennio fa quando la corsa italiana fra prati e rive del giorno dopo Natale era proposta anche in diretta televisiva dalla Rai. Nel 1975, il 26 dicembre, il Trofeo Raffaele Garinei, allora una “classicissima” del settore intitolata a un giornalista della Gazzetta dello Sport della redazione romana, fratello di Pietro Garinei, della premiata, famosissima, ditta d’autori di spettacoli “Garinei & Giovannini”) vide schierarsi alla partenza al lido Sassabanek di Iseo, sulle sponde dell’omonimo lago, addirittura Eddy Merckx. E ci sembra sia stata l’unica esperienza del “Cannibale” in Italia nella specialità, trascinato, coinvolto dal suo amicone Roger De Vlaeminck e dalla Brooklyn, lo sponsor della gara, con la riproduzione dello spettacolare ponte di Brooklyn, ostacolo artificiale, il logo della famosa “gomma del ponte” della Perfetti. Il “Gitano di Eeklo” era nello squadrone di Lainate diretto da Franco Cribiori. Era un proteiforme campione in ogni settore, fratello del compianto grande specialista del cross, più volte iridato nella specialità, Eric. Iseo aveva già ospitato, per due anni, arrivo nel 1973 e partenza nel 1974, due tappe del Giro d’Italia grazie all’impegno di Tino Bino e del dott. Tino Balestra. Il Trofeo Garinei era nel novero delle manifestazioni della Gazzetta dello Sport-Organizzazioni ed era uno degli appuntamenti di prestigio internazionale prima di conoscere un lento, costante, declino fino a scomparire.


Grazie al richiamo dei nomi in campo, e molti erano gli specialisti della strada, alla splendida giornata, alla passione per le due ruote, una gran folla era accorsa al Lido Sassabanek per la spettacolare gara che, ovviamente, ha visto il trionfo di Roger De Vlaeminck sui migliori nomi dei nostri specialisti dell’epoca. Naturalmente c’è stata l’abituale fuga in partenza, in diretta, a tutta, a beneficio delle telecamere, di Paolo Guerciotti, un classico dei tempi. Il compianto Miro Panizza – buon crossista pure, due volte tricolore nel ciclocross fra i professionisti (1975-1976) dopo il dominio di Renato Longo - ha, naturalmente, brontolato mentre Eddy Merckx, non abituato alla specialità tanto di presentarsi al via senza casco, già allora obbligatorio per il ciclocross, calzandone uno prestatogli al momento, si mosse con grande circospezione ma fu sempre incitato e applaudito comunque dal foltissimo pubblico. E il suo nome comparve in posizioni assolutamente insolite per lui, in fondo, molto in fondo.

Tutto però finì in festa con il grande Eddy disponibilissimo con il pubblico che rispose a tono agli amichevoli sfottò sulle sue attitudini di ciclocrossista del suo amico fiammingo Roger. Poi entrambi ripresero l’aereo privato che li aveva condotti in Italia, al sole natalizio del lago d’iseo, per fare ritorno in Belgio.


fonte : www.tuttobiciweb.it

mercoledì 21 dicembre 2016

Iseo: la mappa del tesoro, passeggiando per i vicoli


 Scoprire una Iseo diversa, i suoi segreti, le leggende, curiosando tra vicoli, chiese, palazzi, conventi, tra giardini, dentro le mura e gli angoli nascosti e suggestivi…  valorizzare la conoscenza delle attrattive turistico-culturali del centro e dei personaggi storici di Iseo.

Un turismo lento, passeggiando a piedi fra vicoli e piazze del centro storico.
Una Iseo più intima, lontana dal lungolago e dai percorsi più conosciuti:

- El Dom, Palazzo Martinengo, Le case torri
- Il chiostro, il carro del sole, gli Amadeiti
- La Pieve romanica, la danza macabra
- Una processione medievale, il campanile
- Una città da vivere, i segni del tempo
- Il sottoportego ed il caravanserraglio
- L’Arsenale, la Quadra, i cassettoni
- Le calli, la cappella del feudatario
- Lex frumentarie ed il Risorgimento
- Nel palazzo del ‘700, i porti, il paese ferito
- Venezia ritrovata, la piccola Montmartre
- Le vie scomparse

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Natale in agriturismo: Tradizione, accoglienza familiare, prodotto agricoli di qualità

Costante anche nel 2016 il trend in positivo del settore dell'agriturismo registrato negli ultimi anni, sia per il numero di strutture sia per le presenze (fonte ISTAT ottobre 2016). Le aziende agrituristiche italiane autorizzate nel 2016 sono state 22.238, 494 in più rispetto all'anno precedente (+2,3%).

Le presenze dei clienti negli agriturismi italiani ammonta a 11,3 milioni (+4,9% rispetto al 2014), come emerge dall'indagine Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi. Viene confermata anche nel 2016 la tendenza adiversificare i servizi proponendo pacchetti turistici integrati: 8.162 aziende svolgono contemporaneamente attività di alloggio e ristorazione, 10.440 offrono oltre all'alloggio altre attività agrituristiche e 1.707 svolgono tutte le tipologie di attività agrituristiche autorizzate (alloggio, ristorazione, degustazione, ecc.). L'83,9% delle aziende agrituristiche è situato in aree montane e collinari, il restante 16,1% è localizzato in pianura.
La crescita del numero di agriturismi è più vivace nel Centro del Paese (+5,1%) rispetto al Nord (+1,7%), mentre nel Mezzogiorno si registra un calo (-1,1%). Più di un'azienda agrituristica su tre (36,1%), è a conduzione femminile.


Ma venendo alla Lombardia, secondo una indagine di Agriturist Lombardia, basata sul monitoraggio dei visitatori del proprio portale internet, dal 15 ottobre al 15 dicembre, la domanda di agriturismo per il periodo di Capodanno (30 dicembre 2016 - 2 gennaio 2017), si è presentata in crescita del 12% rispetto all'anno scorso. Questi i numeri delle aziende agrituristiche lombarde che offrono alloggio: circa 12.000 ospiti soprattutto per due o tre notti, e circa 60.000 a tavola per il cenone di San Silvestro.

"Si tratta di un risultato senz'altro positivo - commenta Gianluigi Vimercati, presidente di Agriturist Lombardia - che dimostra come l’accoglienza negli agriturismi, grazie al calore, alla tradizione e alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti, siano la chiave vincente per un’attività in costante crescitaInvitiamo pertanto tutti a trascorrere il Capodanno in agriturismo, per cogliere questi aspetti e per riscoprire il sapore della famiglia e dei sapori di qualità”.

La corsa alla prenotazione dell'agriturismo per Capodanno, secondo i dati rilevati sempre dal portale, è cominciata a metà ottobre, con un mese di anticipo rispetto allo scorso anno. Fra le richieste registrate, nettamente prevalente la scelta di aziende con ristorante che preparano il tradizionale cenone di San Silvestro, e di soluzioni di ospitalità particolarmente economiche, soprattutto per gruppi che vogliono avere a disposizione un intero casolare e cucinare da sé. E' tuttavia crescente anche la domanda di agriturismi "di charme", più costosi, con accoglienza in edifici storici, e di agriturismi che organizzano escursioni a cavallo.

I prezzi non hanno subito significative variazioni rispetto allo scorso anno: tre notti con servizio di mezza pensione, incluso cenone, vanno generalmente dai 210 ai 360 euro a persona. Il solo alloggio con prima colazione varia, in media, dai 50 ai 70 euro a persona per notte. Condizioni più favorevoli per gli appartamenti autonomi di grandi dimensioni, ideali per accogliere gruppi di 8-12 persone.

Punto di forza dell'agriturismo per Capodanno è stata indubbiamente l'offerta enogastronomica, caratterizzata da una straordinaria varietà di ricette locali, e addirittura familiari, spesso inedite, preparate con abbondante impiego di prodotti propri o tipici della zona.

Questo esempio di festività ci deve far riflettere sulle potenzialità dell’agriturismo, soprattutto nella nostra Regione – conclude Gianluigi Vimercati, Presidente di Agriturist Lombardia - Abbiamo la fortuna di avere città d’arte, musei, amministrazioni che organizzano eventi di ogni genere, occorre sfruttare questa opportunità per promuovere l’ospitalità nelle nostre aziende, puntando su quello che più interessa al cliente”.

martedì 20 dicembre 2016

ISEO Free Parking dal 20 al 26 dicembre e dal 5 al 12 gennaio 2017

Dal 20 al 26 dicembre 2016, in occasione dello shopping natalizio e dal 5 al 12 gennaio 2017, in occasione dei saldi invernali, i parcheggi di Iseo saranno totalmente gratuiti per tutta la giornata. 

lunedì 5 dicembre 2016

SARNICO : "TALI & QUADRI" ...dal pennello al diaframma in un click....

Tali & Quadri nasce da una collaborazione del Circolo Fotografico "Le Molere" con la "Pinacoteca Gianni Bellini" di Sarnico e dall'esigenza di utilizzare nuovi spazi espositivi mettendosi in gioco.
Dopo un'attenta visione delle opere esposte, sono stati scelti cinque quadri, sono stati ricercati i posti giusti per riprodurre le scene, trovati personaggi e abbigliamento per catapultarli nel presente senza cadere nel banale o nel blasfemo. 

Indirizzo
Via S. Paolo 8 - 24067 Sarnico
Tel e Fax: 035 912165
Apertura
sabato 09.30-12.00 / 15.00-19.00
domenica 10.00-12.00 / 15.00-19.00
Ingresso
Gratuito









venerdì 2 dicembre 2016

BRESCIA 20 gennaio 2017 “Mentre rubavo la vita” Giovanni Nuti e Monica Guerritore in concerto

RASSEGNA MACRAME' 2017 : POETI IN VIAGGIO - Prima serata
Venerdì 20 gennaio 2017 – ore 21
TEATRO SANTA GIULIA -  via Quinta, 5 – Villaggio Prealpino - BRESCIA

GIOVANNI NUTI E MONICA GUERRITORE in “Mentre rubavo la vita”
Un concerto folle e commovente che unisce per la prima volta sul palco due grandi interpreti dello spettacolo e della musica: Monica Guerritore e il cantante e musicista Giovanni Nuti. 
Mentre rubavo la vita”:  il concerto esclusivo in cui i due artisti cantano, accompagnati da una band di quattro elementi, gli appassionati della grande Alda Merini.                                                                                                   
«Nessuna donna resta indifferente davanti alla forza, all’energia libera, vitale, colorata, sensuale di Alda Merini – dice la Guerritore – La musica di Nuti rende travolgenti i suoi testi.  Io stessa ne rimango stupita.  Al pubblico piacerà enormemente:     ballerà, riderà e piangerà insieme a noi!».
Nuti, che firma anche le musiche dello spettacolo, ha avuto una collaborazione unica e irripetibile, durata sedici anni, con la grande poetessa, che lei stessa amava definire un «matrimonio artistico».                                          
«Solo un’artista eclettica e sensibile come Monica può trasmettere a pieno l’intensità, il carattere, l’ironia, lo struggimento, la magica follia di una personalità immensa come quella di Alda Merini – dice Nuti –. Sentirla per la prima volta cantare i suoi versi sulle mie note è stato emozionante».
Il Cast è completato da una band di primissimo livello composta da:


José Orlando Luciano (pianoforte e tastiere) – Emiliano Oreste Cava (batteria e percussioni) - Simone Rossetti Bazzaro (Violino) e alle chitarre Massimo Germini, già apprezzato la scorsa estate a Iseo nel concerto di Roberto Vecchioni.
 PREZZI:
PRIMO SETTORE NUMERATO:  25 EURO
SECONDO SETTORE NUMERATO: 20 EURO
GALLERIA: 15 EURO
 PREVENDITE: 
direttamente dalla biglietteria del sito  www.eventimacrame.it
Punti prevendita:
Caffè Letterario Eden – piazza Garibaldi – Iseo
La Libreria – via Duomo – Iseo
Edicola “Il Guazzabuglio” – via Sebina – Provaglio d’Iseo
Libreria Tarantola – via F.lli Porcellaga – Brescia
Libreria Punto Einaudi – via Pace – Brescia
Brescia Dischi – Via Pace – Brescia
Info:  eventimacrame@libero.it   -  tel. 346 0902200





venerdì 25 novembre 2016

SULZANO: il campetto di calcio conteso, non chiamateci razzisti, chiediamo solo educazione e rispetto

"Bisogna aiutarli e farli integrare però non concepisco il fatto che i nostri bambini debbano star seduti sugli spalti e non possano giocare perché nel campo ci sono loro e non lasciano il campo libero...!!!"
Sui social la protesta dei genitori e dei cittadini di Sulzano per il comportamento poco "gentile" dei ragazzi extracomunitari ospitati da una struttura alberghiera in paese.


Pare che il campo sportivo dell'oratorio sia monopolizzato senza troppi convenevoli e che addirittura i piccoli sulzanesi che frequentano le elementari vengono invitati a lasciare liberi gli spazi a suon di pallonate e "brutte" parole. Insomma son costretti alla panchina nel vero senso della parola.


Il parroco fa spallucce, si sono stabiliti orari e giorni riservati a loro per giocare ma non vengono rispettati.


I ragazzini di 10 anni che osano chiedere spazio vengono presi a male parole e pallonate in faccia.


Siamo alle solite. Questo è il secondo arrivo in paese, il primo gruppetto ospitato da un albergo che aveva aderito all'iniziativa fu allontanato dall'albergatore stesso perchè, pare, non si comportasse molto bene, "attaccabrighe e casinisti". Malgrado i tentativi, puntualmente falliti in breve tempo, di assegnar loro qualche compito socialmente utile come pulire qualche spiaggetta a lago o le vie del paesello.

mercoledì 23 novembre 2016

al Torino Film Festival verrà presentato il nuovo film di Elisabetta Sgarbi "La lingua dei furfanti", sulla rivoluzionaria produzione artistica dell'immenso Romanino nel corso della sua esperienza a Pisogne, Breno e Bienno tra il 1532 e il 1541


Sinossi: magnifici affreschi del Romanino in tre Chiese della Val Camonica. Fondendosi con la materia pittorica, perlustrando le scene e insegnando a vederle, l'intelligente saggio visivo mette a fuoco le innovazioni introdotte dal pittore lombardo, che consegna il senso dei suoi dipinti a figure marginali, sguardi nascosti, gesti degli umili. Da un soggetto di Giovanni Reale, voce di Toni Servillo e musiche di Franco Battiato


La lingua dei furfanti, l’ultimo film di Elisabetta Sgarbi, sarà presentato in anteprima assoluta, nella sezione Festa Mobile, al 34° Torino Film Festival. Prodotto da Betty Wrong con il sostegno di UBI Banca e diretto da Elisabetta Sgarbi, vede la partecipazione di Giovanni Reale ed Eugenio Lio alla sceneggiatura, i testi di Luca Doninelli interpretati da Tony Servillo e le musiche a cura di Franco Battiato.
Giovanni Testori scriveva come “a Pisogne, a Breno, a Bienno Romanino tiri a far ‘cagnara’, non v’ha dubbio alcuno. Egli sembra costringere i suoi personaggi a venire sulla scena a furia di calci nel sedere; e non è meraviglia che, una volta lì, essi, tra impetuosa incapacità a organizzarsi, in lingua e vergogna, finiscano col gonfiar tutto; a cominciare dalle loro stesse membra per finire alle parole che ruttan fuori quasi nubi di fumetti odoranti d’osteria, e alle piume dei cappellacci, che si rizzano, unte e bisunte, come quelli di tacchini incazzati.”

Elisabetta Sgarbi torna da Girolamo Romanino, torna in Valle Camonica, dopo il suo lavoro sulla Via Crucis di Cerveno di Beniamino Simoni, avendo in mente le dense parole di Testori, e presenti le puntuali ricostruzioni teologiche di Giovanni Reale (che dimostrano la profonda conoscenza della materia di fede che aveva Romanino). In La lingua dei furfanti compone in un unico film il ciclo di affreschi che Romanino realizzò, tra il 1532 e il 1541, a Pisogne, a Breno, a Bienno in provincia di Brescia; e prende sul serio quello scambio di vita e forma che sprigiona l’energia degli affreschi di Romanino nelle tre chiese: torna tra le case e tra la gente di quei borghi che anche Romanino doveva aver osservato a lungo e, infine, ritratto; li rimette all’opera e li tratta come pittura, per dare nuova vita alla pittura, già impetuosa, di Romanino; e continuando in quello scambio che attraversa l’avventura di Romanino in questa valle bresciana, riparata dal fulgore di Venezia e Roma, ma che non fa rimpiangere per un solo istante né l’una né l’altra.

“Un film ininterrotto, questo, - dice Elisabetta Sgarbi - che mi segue da anni. Anzi da cui sono inseguita da anni, da prima di conoscere la Valle Camonica, da prima di conoscere Romanino: da quando mio zio Bruno, mia madre Rina, e poi mio fratello Vittorio, si arrampicavano sin lassù, precedendomi. Così che questo film, così personale nei modi, mi sembra una strana biografia familiare, un mio nascosto romanzo di formazione, che ho condiviso con un altro amico e compagno di avventure, Giovanni Reale.”

Elisabetta Sgarbi ha fondato e dirige La nave di Teseo editore. Ha ideato, e da 18 anni ne è Direttore artistico, il festival internazionale La Milanesiana. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici che hanno partecipato ai più importanti Festival cinematografici: Venezia, Locarno, Cannes, Torino, Roma, Londra, New York.

martedì 22 novembre 2016

PROVAGLIO D'ISEO 26 novembre 2016 Legambiente Franciacorta inaugura "Il Viandante"

Dopo aver vinto l’impegnativo bando indetto dal Comune di Provaglio d'Iseo per l’assegnazione della stazione ferroviaria di Provaglio ad associazioni non a scopo di lucro, Legambiente Franciacorta ora è pronta a riaprirla a beneficio di tutta la comunità di Provaglio e della Franciacorta.
La stazione, tirata a nuovo offrirà ai cittadini una serie di utili servizi:
- vendita biglietti ferroviari e per l’ingresso nella Riserva delle Torbiere
- Info Point Legambiente, Riserva Torbiere e Franciacorta
- tante iniziative socio-culturali che avranno come filo conduttore “Idee per la Franciacorta”
- e un rinnovato bar-ristoro

Inaugurazione Sabato 26 Novembre 2016 alle ore 15.

Il Presidente del Circolo
Legambiente Franciacorta
Silvio Parzanini

LAGO D'ISEO Trevisan, un "disco nuovo" e la metafora del ‘BLU’, la barca che inizia la sua storia nel 1970


Un video da guardare per tutti gli amanti di Sarnico e del Lago d'Iseo (...al di la del fatto che artista e canzone sono splendidi :D )
qui la storia dietro al video
“Il Mio Disco Nuovo” è il primo singolo estratto dall’album di Trevisan, “Questa Sera Non Esco”.

Per tre mesi durante l’estate il cantautore e il regista del video hanno dedicato ogni week-end alle riprese del video. Un iter così lungo e appassionato perché in gioco non c’era solo un video da girare, ma anche una piccola barca di famiglia di nome ‘Blu‘ da restaurare, da rimettere in acqua.
Una barca che per Trevisan significa molte cose. Oltre alla storia di famiglia che lo lega a quell’assemblato di legno e ferro montato da suo padre, c’è il rapporto col tempo, la fiducia, le sconfitte. E c’è il grande quesito universale se valga la pena d’impegnarsi per anni nel costruire qualcosa che – come il legno – si deformerà, marcirà e andrà sempre curato, senza alcuna certezza circa gli esiti di questo sforzo. E poi, in ultimo, questa barca la si porta in acqua da soli.
Sembra che Trevisan in questo video ci racconti un’altra storia rispetto al testo della sua canzone. Al contrario, il conflitto con l’impegno – anch’esso artigiano – che richiede fare un disco dopo i quarant’anni e il dialogo quotidiano col proprio passato sono il fil-rouge del suo intero album. Perché la verità non sta nella sbronza della notte prima, ma nel day after con le sue prese di coscienza.

Trevisan racconta la storia e la metafora della barca ‘Blu’ con queste parole:
“Nel 1970 mio padre e il suo amico Willy decisero che si sarebbero costruiti una barca. Scelsero un modello francese, il Corsaire, che era una piccola barca adatta alla navigazione costiera ma capace comunque di tenere il mare.

Questa barca permetteva a tutti – filosofia che mi ha sempre affascinato – di poter provare a prendere il mare, pur non avendo a disposizione il budget necessario per comprarsi una barca a vela adeguata agli standard dell’epoca. Una “vela sociale”, dunque, che è l’esatto contrario dell’idea di barca a vela come surplus per pochi.
Con questo obiettivo, per due anni, nei fine settimana e nel tempo libero, completarono l’opera. Tutto questo in garage e senza avere professionalità specifiche; una cosa che, se ci penso, veramente non so dove abbiano trovato la forza e la fiducia per andare avanti, per fronteggiare sbattimenti come farsi fondere un bulbo in ghisa da 300 chili… Comunque alla fine ci sono riusciti e la coppia di Corsaire è stata varata, ha fatto mare, lago, mini crociere nell’allora Jugoslavia.
Una delle due è stata venduta quasi subito, perché una barca a testa comportava troppe spese di gestione, immagino. Ne è rimasta una, della quale ho ricordi abbastanza vividi nonostante ci sia stato solo da molto piccolo. Poi mio padre, al quale piaceva molto andar per mare, ha deciso di comprarsi una barca di qualche metro più grossa in vetroresina.
Da quel momento il ‘Blu’ – così si chiamava semplicemente, senza alcun vezzo poetico e romanzesco – è rimasta a Willy.

Mio padre se n’è andato nel 1988, piuttosto prematuramente si direbbe e con ovvie tragedie.

Tutto è stato venduto barca compresa, tutto è finito nel dimenticatoio, oppure ci è stato cacciato. Abbiamo smesso di andare a vela. Poi la vita, la scuola, la musica, il lavoro… insomma, il ‘Blu’ è sparito inghiottito dalle nebbie del passato. Senonché, circa 5 anni fa, mia madre mi chiama: “guarda ho sentito Willy, dice che il Blu è in giardino, a suo figlio non interessa, se la volete da sistemare è lì”. Ecco, a distanza di trent’anni e più, riappare dai fumi della memoria. Decido di rimetterla in acqua.

In circa un anno di lavori – la barca andava sverniciata, stuccata, riparata, riverniciata, smontata del ferro ecc. – riesco, non senza problemi e spese varie, a riportarla in acqua. Ritorna a navigare, e io con lei, torno a metterla al vecchio circolo sul lago d’Iseo, che è stato la sua base per tanti anni. Torno ad andare a vela che è bellissimo e me l’ero dimenticato, si fanno le gite, i bagni, si dorme in barca, si mangia pane e salame, ci si sbronza, e ci si fa pure l’amore. E mi sento come di aver fatto la mia parte in questa storia.

Adesso la barca soffre ancora perché il legno è un casino, è vivo, si muove, spesso si gonfia di umidità, si rovina, marcisce.
Io non so se riuscirò da solo a tenerla efficiente, per starle dietro ci vuole tempo e passione, e anche per suonare ci vuole tempo e passione.
Blu, non si può essere marinaio e musicista allo stesso tempo”.

lunedì 21 novembre 2016

ISEO 26 novembre 2016 Inaugura la "Mostra Francia–Italia I giornali della Grande Guerra"

Brescia Accueil Douce France e il Comune di Iseo 
organizzano 
la Mostra
Francia–Italia
I giornali della Grande Guerra
inaugurazione
sabato 26 novembre 17:30
presso la Sala Civica del Castello Oldofredi di Iseo
  conferenza introduttiva del giornalista e scrittore Alberto Toscano, curatore della mostra, dal titolo:
Lo sguardo reciproco franco italiano
all’epoca della prima guerra mondiale

domenica 20 novembre 2016

CAMIGNONE DI PASSIRANO :BROGILUS: Storia di un nobile roccolo



Il conte Piero Catturich Ducco ha dedicato tutta la sua vita alle sue passioni: il vino anzitutto, che produce nella sua tenuta a Camignone di Passirano in Franciacorta (l'etichetta è Conti Ducco) e l'amore per la natura e per la caccia. Questi elementi sono magnificamente intrecciati in un progetto di osservazione degli uccelli, grazie ad un roccolo storico (Brogilus, attivo già nel 1700) che oggi ha una valenza scientifica sia per la produzione vinicola dell'azienda, che per lo studio dei migratori.

Ne parliamo perché siamo venuti a conoscenza di un lavoro meticoloso di raccolta dati con rigore scientifico, e perciò di grande valore, che riguarda questa attività, con tanto di opuscolo patinato che fa il punto dei dati raccolti, con particolare riferimento dal 2011 ad oggi, quando cioè il roccolo è divenuto un presidio scientifico. La prima volta che Piero Catturich Ducco è venuto in contatto con il roccolo era un ragazzo: “era il 1935 – ricorda, Catturich, contattato da noi al telefono -, avevo 10 anni”. L'attività del roccolo, che all'epoca era vera e propria uccellagione, non proibita dalla legge, si interruppe solo per un breve periodo, in corrispondenza con le vicissitudini della guerra. Poi i tempi sono cambiati e il conte ha deciso di utilizzare Brogilus per studiare le rotte ed il passaggio degli uccelli migratori. Attività per altro da lui già avviata in forma rudimentale nel 1943, ripresa con metodo scientifico dal 2008.

Per raggiungere un accurato livello di rilevazione, Piero Catturich ha rinunciato a 9 ettari di vigneti,lasciando spazio a due impianti moderni di osservazione. Lo scopo di questi monitoraggi è lo studio della migrazione autunnale e primaverile nei vigneti della Franciacorta in relazione ai cambiamenti climatici e quelli legati all'habitat agricolo di quella delicata zona, registrando per esempio come e se la fauna selvatica reagisce ai fitofarmaci impiegati nella zona.

Grazie ai sette anni di catture e osservazioni, la stazione Brogilus dispone ormai di un'ampia banca dati di oltre 24 mila uccelli appartenenti a 90 specie, con 48 ricatture. Nella sola primavera 2014 sono state osservate 43 specie di uccelli per un totale di 1265 esemplari e 85 giornate di osservazione. La cattura con le reti recentemente è stata sostituita da un altro metodo: l'osservazione degli uccelli avviene per mezzo di un sistema di telecamere ad alta risoluzione collegate ad un impianto di videoregistrazione, appositamente pensato per lo scopo




Fonte www.bighunter.it